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Cos’è un ecovillaggio?

Gli ecovillaggi sono laboratori viventi che aprono la strada ad alternativi stili di vita e soluzioni innovative.

Gli ecovillaggi sono comunità progettate consapevolmente attraverso processi partecipativi, con l’obiettivo di creare insediamenti sostenibili dal punto di vista sociale, culturale, ecologico ed economico. Queste comunità possono assumere forme diverse, ma condividono tutte un impegno verso la rigenerazione dell’ambiente sociale e naturale in cui viviamo.

Robert Gilman, pensatore americano, in seguito a studi specifici sugli ecovillaggi, pubblicò sulla rivista In context, le caratteristiche distintive di un eco-villaggio.

Sviluppo sano e sostenibile, a misura d’uomo,
insediamento completo e integrazione innocua
delle attività umane nel mondo naturale.

Robert Gilman, 1991

Gilman ha anche affermato che gli eco-villaggi dovrebbero limitare le loro popolazioni a 150 individui, che è la dimensione massima per qualsiasi comunità sana e funzionante, secondo gli insegnamenti della sociologia e dell’antropologia.

Capire le dinamiche di un ecovillaggio può essere utile a chiunque: sono “società sperimentali” che mirano all’armonia fra sistemi viventi, fra uomo e natura.

Un aspetto fondamentale è l’adesione ai principi dell’economia circolare. Contrariamente al modello economico tradizionale, basato su un ciclo di produzione e consumo lineare (produzione, utilizzo, smaltimento), gli ecovillaggi mirano a creare un ciclo chiuso in cui i rifiuti vengono minimizzati e le risorse riutilizzate. Questo approccio si traduce in pratiche come il compostaggio dei rifiuti organici, il riciclo dei materiali e l’uso di fonti di energia rinnovabile come solare, eolico e biomassa.

In molti ecovillaggi, l’economia locale è supportata da sistemi di scambio non monetari, come il baratto e le banche del tempo, dove i membri della comunità scambiano servizi e beni senza l’uso di denaro. Questo sistema non solo riduce la dipendenza dall’economia globale, ma rafforza anche i legami comunitari e promuove una maggiore autosufficienza.

Per approfondire e dunque farsi un’idea più precisa, credo sia necessario visitare un ecovillaggio. Scegliere di vivere in comunità di questo tipo non è per tutti, ma visitarle e conoscerne più a fondo le dinamiche è un’esperienza arricchente.

Io ho visitato Sunny Hill, un ecovillaggio in Slovenia. Ho scoperto metodi di risparmio energetico e comportamenti che prestano attenzione alla sostenibilità.

Vi lascio due video che ho realizzato durante il mio soggiorno a Sunny Hill:

Se ti senti pronto a partire per visitare un ecovillaggio, dai un’occhiata a questo post.

Global Ecovillage Network

Se vuoi saparne di più sugli ecovillaggi, dai un’occhiata al sito ecovillage.org.

  1. Francesca

    Il tuo video mi ha fatto molto ridere e ricordare bellissimi momenti a Sunny Hill…. quando finimmo di imbiancare i muri in fretta e furia e posizionammo i compost toilet al volo mezz’ora prima che arrivassero i rappresentanti delle Networks del GEN, e quando facemmo una lunga chiaccherata con i volontari mentre posizionavamo le pietre per il mosaico all’ingresso della doccia…bei momenti 🙂 Comunque ci sono esperienze di ecovillaggio bellissime e visitabili anche in Italia e una Rete nazionale (RIVE- rete italiana villaggi ecologici ), che fa un bel raduno d’estate. Vedi http://www.ecovillaggi.it
    Buone avventure!

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